Garigliano, terminata la demolizione della torre idrica

06 Febbraio 2024


 
Nella centrale nucleare del Garigliano (Sessa Aurunca, Caserta) sono terminati ieri i lavori di smantellamento della torre idrica, un altro passo avanti per il decommissioning e la sicurezza dell’impianto campano. La torre era una struttura cilindrica in cemento armato che, con i suoi 72 metri d’altezza, aveva caratterizzato finora lo skyline del sito, riconoscendosi dalla sua sommità dove si trovava il serbatoio di forma toroidale che conteneva l’acqua industriale dell’impianto per una capacità di 280 metri cubi. La struttura, non più rispondente alla più recente normativa antisismica, era stata sostituita in precedenza con un nuovo sistema di approvvigionamento idrico, funzionale ai lavori di dismissione in corso.


 
Le attività di demolizione, avviate lo scorso 30 ottobre, sono state realizzate da Sogin e dalla controllata Nucleco. La tecnica di demolizione impiegata è stata il taglio a filo diamantato e a disco, eseguito con l’ausilio di una gru, procedendo dall’alto verso il basso con il progressivo sezionamento della struttura in blocchi di cemento armato, ciascuno con peso inferiore a 10 tonnellate. Pur trattandosi di un edificio convenzionale, nelle operazioni di smantellamento sono stati adottati gli stessi criteri utilizzati in ambito nucleare per garantire massima sicurezza, precisione, riduzione di rumore e polveri generate e assenza di vibrazioni.


 
La demolizione ha prodotto complessivamente circa 1.900 tonnellate di materiale, di cui 1.700 di cemento e 200 di parti metalliche, che, a valle dei necessari controlli radiometrici, sono inviate a recupero, in linea con i principi di economia circolare.



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